L’Ombra malefica e la Fata apprendista, con illimitarte al Primo Circolo Didattico i bambini protagonisti

Si è concluso il progetto attivato da illimitarte con i propri esperti, per Scuole a Rischio “Musichiamo insieme”. I bambini seguiti dagli esperti dell’Associazione durante l’anno hanno inventato una favola e l’hanno sonorizzata con gli strumenti musicali del laboratorio.

La favola è stata ripresa dagli esperti e proiettata la scorsa settimana nella biblioteca comunale nel corso del consueto salotto letterario “Un caffè con l’Autore”, con il plauso del direttore, dei bambini e dei genitori presenti.
Numerose le presenze istituzionali.
Il progetto è stato realizzato dall’Associazione senza alcun contributo economico.

Ecco l’intervista a Lello Cardone per Eduprof, il portale degli educatori professionali.

di Emanuela Cimmino

Nell’ambito della progettualità extrascolastica, è terminato il 31 Maggio, il percorso della Fiaba sonora,realizzato presso Primo Circolo Didattico di Villaricca, in via Enrico Fermi ad opera dei musicisti professionisti e docenti dell’Associazione Culturale Musicale illimitarte. Quello di Musichiamo insieme è stato un contesto attraverso il quale è stato possibile fare italiano e storia rafforzando l’aspetto grammaticale e il senso spazio tempore inteso come procedure, passaggio, cambiamento degli eventi. Un modo divertente e nuovo di fare anche musica in classe,dall’utilizzo dello strumento all’imitazione, dall’immaginazione del personaggio all’interpretazione perfino di quanto fa parte del contesto fiabesco: alberi e dunque il fruscio delle foglie, il ruscello e dunque il rumore dell’acqua che scorre. Cavalieri, fate, streghe, draghi, animali sono stati i protagonisti di una storia musicale attraverso la quale è stato sicuramente più divertente e diretto “fare la didattica” stimolando negli alunni fantasia, ingegnosità, adattamento, conoscenza , curiosità.

1)Ebbene, Musichiamo insieme, Maestro, ci illustri nel dettaglio le sfaccettature del progetto

R. Il progetto Musichiamo insieme fa parte del più ampio contenitore di attività di “Scuole a Rischio”, un progetto regionale attivo in quelle aree dove ci sono problemi sociali.
Purtroppo viviamo in zone dove la dispersione scolastica, la criminalità e le devianze sono altissime e dove realmente occorre investire sempre e costantemente in cultura.

2)Non è strano per te Lello né per voi di Illimitarte “fare lezione” a bambini, ma c’è una differenza tra quelli che studiano presso la vostra Associazione e quelli tra i banchi di scuola?

R.Sicuramente vi è una abissale differenza che è nella motivazione. I nostri giovanissimi associati sono già motivati e quando vengono da noi hanno già scoperto quanto meno un interesse per la musica. In una classe invece devi creare l’attrattiva essere focolaio di novità e stupirli con ciò che la musica e l’arte possono fare, ovvero donare gioia.

3)Quale la fascia di età dei bambini al quale Musichiamo insieme è stato rivolto? Quali le risposte iniziali e finali dei destinatari? Quali le considerazione degli insegnanti della scuola?

R. I bambini della scuola primaria (quelli più grandicelli) sono menti in cerca di sapere ed hanno recepito che la scelta è loro. Di ogni cosa. Questo è stato il fine ultimo del nostro progetto, mostrargli che l’essere creativi è semplice e fortifica. Ogni suono, ogni bivio che incontravamo nella favola sonora, è stato valutato insieme e loro hanno scelto la direzione finale. Per farlo ci siamo alternati durante le lezioni. Con me anche il M° Pasquale Di Caro che ha curato con i bambini una vera canzone da usare nell’opera, formandoli anche sulla conoscenza degli strumenti musicali, così come il M° Massimo Capocotta che ha seguito i bambini in un percorso di musica corporea e di ottimizzazione dell’opera ed infine la M° Ilaria Ferrigno, che ha mostrato loro gli strumenti ad arco e le immense possibilità espressive della musica. Le insegnanti interne sono state le Tutor del progetto.

4)Ho letto seppure vagamente di un Diario Fiabesco, dalla premessa al contenuto, dalla parte centrale della storia alle conclusioni, un modo di trasmettere la concezione spazio-temporale degli eventi o più un vostro promemoria?

R. “L’Ombra malefica e la fata apprendista”, questo il titolo esatto. La storia, sempre corredata da musiche realizzate dagli allievi, vede un’ombra malefica che invade il regno degli umani e che vuole conquistare tutto. Poi incontra una fata apprendista e se ne innamora, decidendo di vivere serenamente e di abbandonare i cattivi propositi.

5)Fate, streghe, draghi, perfino alberi parlanti, ruscelli che scorrono, un’ambientazione che si muove, che vive, quali gli strumenti adoperati per riprodurne i suoni?

R. La scuola ha un ottimo laboratorio musicale con strumenti vari. Sono stati usati shaker, tamburelli, congas, bongos, xilofoni, glockenspiel, marimbe, piatti, rullanti e quanto altro è occorso per la sonorizzazione. Con i bambini abbiamo scelto le scale da usare, le melodie, e gli strumenti da associare alla natura per riprodurne i suoni, come gli shakers per il fruscio degli alberi etc…

6)I suoni: quelli reali o stati suoni immaginari?

R. Tutti i suoni usati sono stati reali. Tranne il trombettiere che ha simulato unendo le due mani un suono di tromba quando in scena entrano i sovrani del regno. Anche quest’idea è stata dei bambini. Così ciò che non si ha non costituisce un limite ma si reinventa per continuare la storia.

7)Musichiamo insieme ha realizzato una fiaba da mettere in scena, sonorizzandola, a quando la rappresentazione? Avrà un prosieguo? 

R. Abbiamo realizzato un video, usando anche dei costumi di scena. È stato proiettato la scorsa settimana in occasione dell’incontro un Caffè con l’autore nella biblioteca civica di Villaricca. Occorre che le istituzioni facciano la loro parte. L’intero progetto è stato a carico di Illimitarte con nessuna costo per gli esperti in campo. Ma non è possibile creare sviluppo reale e costante così. Occorre un investimento sano che vada a sostegno delle realtà che operano sul territorio, per permettere a questo tipo di progetti di esistere e di crescere.

8)In una realtà socio storica fatta prevalentemente di tecnologia cattiva, per la realizzazione di una Fiaba sonora che tipo di tecnologia -quella buona-è stata utilizzata?

R. Carta e matite!

9)Infine, i docenti, gli esperti come i bambini, tu che personaggio hai interpretato, quale più vicino alla tua indole?

R. In questo momento mi sento molto albero. E nella favola sono gli alberi i veri protagonisti. Loro chiamano le fate e salvano il mondo. Non dimentichiamocene.

E ringraziando il M° Raffaele Cardone, auguriamoci che carte e matite non smettano mai di essere gli strumenti attraverso le quali, alberi, fate, nuvole, grilli, farfalle, gnomi, possano prendere vita dando voce all’ anima musicale.

Emanuela Cimmino-Educatrice ministeriale

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