Ho conosciuto Claudio Domestico degli GNUT in occasione di una serata al COC 88 in coppia con Dario Sansone, a fine giugno.
Degli GNUT avrò modo di scrivere in maniera più dettagliata in occasione dell’uscita del loro prossimo lavoro nell’autunno 2011, come lo stesso Claudio ci dice nel corso di questa intervista.
Mauro Boccuni (MB): “Sono uno zingaro attualmente”. Me lo hai rivelato con naturalezza, dopo pochi minuti dal nostro primo incontro. E me lo hai spiegato. Lo vuoi raccontare anche ai lettori di Terra?
Claudio Domestico (CD): Amo definirmi un nomade, dato che il mio lavoro di musicista e la mia voglia di condivisione artistica mi spinge a non trattenermi nella stessa città per più di un paio di settimane.
Ho questo stile di vita da quasi 3 anni e nonostante la stanchezza, le notti su divani a casa di amici e viaggi interminabili posso ritenermi soddisfatto.
Tra Milano, Roma ,Napoli e Parigi ho vissuto negli ultimi anni esperienze meravigliose che mi hanno insegnato tanto.
Mi auguro di viverne ancora tante e di restare giovane per sempre:)
MB: Secondo la tua esperienza, a quali tentazioni o vincoli il mercato dell’industria musicale sottopone, in ogni caso, un musicista che faccia dell’indipendenza una scelta?
CD: La tentazione più grossa è la lontana possibilità di farti vivere con la musica che scrivi. I vincoli sono quelli che tramutano questo sogno realizzato nell’incubo di dover fatturare delle cifre, rientrare in investimenti,puntare a tipi di pubblico e quindi paradossalmente a mettere la tua musica in secondo piano.
Io non ho mai avuto una grossa struttura alle spalle e sono sempre stato completamente indipendente e mi va bene per il momento.
Poi se un giorno mi darà la possibilità di avere la vita che voglio allora continuerò così, se no mi inventerò qualcosa.
MB: Hai dato vita al progetto LiveinCam, un’iniziativa con cui hai voluto offrire un palcoscenico virtuale attraverso internet alle band indipendenti. Pro e contro di questa esperienza con la dimensione sociale delle tecnologie.
CD: Liveincam è stato un bellissimo esperimento. L’idea è nata una notte con Gino Fastidio con il quale ci siamo adoperati per realizzarlo, coinvolgendo anche Silvio Scala che ha curato gli aspetti tecnici della questione.
Ci sono stati momenti altissimi e live indimenticabili.
Una cosa bellissima di questa iniziativa è stata l’atmosfera magica che si creava durante le dirette, sembrava di far parte di una delle prime radio libere degli anni ’60/’70.
Le nuove tecnologie possono migliorare tanto la nostra vita ma possono anche rovinarcela, vanno solo gestite bene.
MB: Non ti ho rivolto di proposito domande sulla prossima uscita, le date e compagnia cantando. Se vuoi proprio parlarne ora puoi, se no ci risentiamo, Da indipendenti.
CD: Il prossimo uscirà ad ottobre e si chiamerà “Il rumore della luce” ma forse è meglio riparlarne in autunno.
In conclusione vi ricordo che gli GNUT li potete ascoltare su MySpace, su Facebook, e che su You Tube potete seguire il video di “Controvento”, un’anticipazione tratta dal “Rumore della luce”. Alla prossima