IL POETA BECCHINO
(dedicata al World festival peace 2011)
Il becchino di parole
chiodate io sono
nel cimitero chiamato libro
ho sepolto i versi maciullati
dall’incudine della Mente
ed ho sigillato
il dolore con il Pensiero.
Ecco che sono un cristo
che dal foglio fa risorgere
le sillabe ed il loro suono
schiodando dall’eterno sonno
il Significato che vola
e diventa Significante
nelle stanze dell’ascoltatore muto
e in quel luogo la metamorfosi
finisce e torna Significato
delle altrui oscurità estetiche
la Parola risorge!
la virgola si fa Lazzaro
e vola nell’aria
distende il volo
del Poeta nell’amplesso
con i volti rinnovati
degli sconosciuti
degli erranti oltre
la fine della Parola
Io il Poeta divento
il dio debole che urla
che piange il sudore del Mondo
che nella crocifissione della Parola
è il crocifisso della Vita
Adesso sorgi
da questo foglio e volteggia
oltre la mia morte
al di là della muta sera
che oggi è dissolta
perché sono
la mia resurrezione.
Antimo Ceparano