“Avanguardia è una parola che mi è sempre piaciuta. Intrisa di un concetto così forte come la guerra, l’odore di salnitro e polvere da sparo, mi ha sempre trasmesso un senso di nuovo, esclusivo, drammatico, terribile, dinamico, controverso. Ho sempre ricercato cose che fossero d’avanguardia: opere, musica, poesia, arte… Ma ogni volta che il fluire delle percezioni attraversava il mio essere, era allora che il senso di vuoto e di banale, dentro me, mi assicurava che “non era quello che cercavo”.
Poi è arrivato l’AWOP, quando avevo quindici anni: composi col mio gruppo una canzone, la suonammo nella biblioteca comunale di Villaricca. L’emozione fu tanta e fu allora che, finalmente, percepì l’avanguardia.
AWOP è avanguardia, avanguardia pura, avanguardia scritta sulle facce dei giovani. Avanguardia è il deflagrare anti-nucleare di realtà come razzismo, fascismo, sessismo, trascinate via dal senso del sociale e sostituite dal bene naturale, che deriva dal senso dall’aggregazione.
AWOP è acqua libera, fuoco del solare, aria pulita.
AWOP è soprattutto terra, terra nostra, terra vostra, terra di tutti dove germoglia il seme spontaneo della poesia e si trasforma in una pianta rigogliosa, una pianta che accoglie chi scrive e chi legge ed ispira l’incontro, il dialogo e, con l’unica arma lecita che è l’EMOZIONE, cambia le cose.
La poesia è l’unico mezzo che, in modo dolce ma forte, denuncia le differenze e riconduce tutti alla fratellanza.
Nell’AWOP, come in ogni avanguardia, siamo in pochi, ci chiamano pazzi, ma è proprio per questo che cambieremo il mondo”.
Introduzione alla sezione poesia AWOP 2011 – 24 sett 2011
Marco Cerbone