Affezionati lettori della rubrica “Dipende!” ben ritrovati e un saluto a chi mi legge per la prima volta.
Oggi vi parlo degli RFusion, un quintetto acustico della provincia napoletana formato da Emanuele Ammendola al contrabbasso e voce, Marco Fiorenzano al pianoforte, Paolo Pironti al sax alto e soprano, Luca di Sieno all’oboe, percussioni, chitarra e voce, Pietro De Luca Bossa alla batteria e alla voce. Chiude la formazione la partecipazione di Eduardo Ammendola con i suoi contributi alle videoproiezioni e alle “sortite teatrali” (come recita il comunicato stampa).
Siccome io scrivo di musicisti che ho avuto il piacere di conoscere personalmente, e nel caso dei RFusion (Research Fusion ma anche Arrefuscion alla napoletana) ho parlato a lungo con Emanuele e Paolo durante la registrazione della puntata dedicata a loro su Popòdcast (http://popodcast.illimitarte.com), per descrivere la complessità umana e ispiratrice della band, trovo significativa l’immagine del perimetro territoriale che la residenza di ciascuno dei componenti finirebbe per circoscrivere nella nostra provincia se si unissero idealmente le città che delimitano appunto “La Terra dei Fuochi”.
“ Dalla Terra dei Fuochi” è pubblicato da Fullheads ed è uscito il 3 ottobre 2011. Il lavoro, che è stato prodotto dall’associazione Magmamà, prende spunto dalla tragedia socio ambientale dei tanti fuochi tossici appiccati nei campi e lungo le strade delle province di Napoli e Caserta. Le nove tracce del cd raccontano di rabbia, lacrime, rimpianti, incredulità, gioia e orgoglio per la propria terra, la Nostra Terra. Con Emanuele e Paolo apprezzavo gli inserti grafico/pittorici che arricchiscono il booklet del cd e mi raccontavano che la culla e la finestra con altri fuochi, fuochi d’artificio sono altri due simboli che hanno accompagnato gli RFusion negli ultimi due anni. Ossia la loro rinascita e l’infinita serie di “festeggiamenti” a cui gli abitanti della nostra terra assistono impotenti, senza potere opporre denuncia o lamentela. Ancora tensione e dissimulazione della stessa nella musica di questa prova degli RFusion, stemperamento del graffio e rinuncia al facile equilibrio accademico, tenendo presente che la band ha una formazione da Conservatorio. Nessuno si è fatto trascinare da facili lirismi o cedimenti all’adattamento della partitura classica, fatta eccezione per una citazione in chiave ironica “Quark” dell’Aria sulla Quarta Corda di Bach in “150 anni” un manifesto di verità da parte del gruppo sugli eccidi compiuti al Sud in nome del progresso e dell’unità da parte del regno sabaudo.
Gli RFusion sono inquieti e vitali, molto più di quanto non suggerisca il cd “Dalla terra dei Fuochi” dove una certa mancanza di focalizzazione ha ceduto il passo all’urgenza del “dire” quanto più possibile, buttando nel supporto varietà e ricchezza di fonti eterogenee. Il tutto ricucito da un gruppo che non vuole dimenticare di essere Cittadino Attivo con la grazia della Arti.
Con Emanuele si diceva che la Bellezza genera Pace e rispetto. Abbiamo citato un caso emblematico proprio a Napoli. Ed eravamo d’accordo tutti e due. Secondo voi qual è questo posto? Alla prossima settimana