Affezionati lettori della rubrica “Dipende!” ben ritrovati e un saluto a chi mi legge per la prima volta.
Ho incontrato i Bar Noir tre volte. Dal vivo al Ludovico Van nell’estate 2011 dove sono rimasto rapito dall’esibizione di due brani tratti dal loro prima EP, bisognerebbe aiutare nina a capire e nuova ondata di bombardamenti. Non ho usato gli apicetti perchè dario, guido, raimondo e claudio aka i Bar Noir hanno fatto di tutto, nel corso sia di questa chiacchierata che nel corso dell’intervista al Popòdcast rilasciata dal solo Raimondo Ferraro, per sfuggire al “pericolo” della seriosità con cui i media da sempre (mal)trattano il rock. A loro la parola.
Mauro Boccuni (MB): Presentatevi ai lettori di Terra
Bar Noir (BN): Il Bar come la vita di tutti i giorni; quella vera, spontanea lontana da uffici, banche, supermercati. Il Bar come cornice “autentica” dove fermarsi ed evitare il tempo… osservando, assaporando e condividendo la propria esistenza.
Noir come il lato nascosto della vita, come il suo peso.
Noir come tornare sui propri passi, andare avanti alla cieca.
Noir come il sentimento che ci spinge a percorrere la cattiva strada.
Bar Noir esiste da Gennaio 2009.
MB: Sarà un mese che la parola Resistenza fa parte dei titoli di queste rubrica. Ci raccontate per cosa vale la pena Resistere dal vostro punto di vista?
BN: Bar Noir resiste per ciò in cui crede e ancor più per ciò che ama. Per Bar Noir “resistenza” è la libertà di poter continuare a dire, a pensare, a comunicare senza doversi uniformare.
MB: Secondo la vostra esperienza, hanno senso ancora nel 2011 soluzioni come quelle dei festival, dei contest, delle interviste radiofoniche per la promozione delle opere del repertorio degli artisti indipendenti?
BN: Per quanto abbiamo potuto vedere i festivals indipendenti sono di sicuro la migliore via per arrivare a chi cerca qualcosa che abbia contenuti “diversi”. Abbiamo partecipato al Rockalvi, al Mamamu Fest, al LudovicoVan incontrando un pubblico attento e partecipe, a prescindere dal numero degli astanti; ogni volta abbiamo condiviso il palco con artisti validi e di oggettiva qualità con i quali è importante potersi confrontare per continuare a crescere nel proprio percorso di ricerca musicale.
MB: Quale modello di comunicazione pensate sia il più adatto per aumentare i contatti tra i Bar Noir e un pubblico che a me sembra sempre più ipnotizzato e a tratti anaffettivo?
BN: Confidiamo molto nelle nostre esibizioni live; Bar Noir è un progetto nato con una imprescindibile attitudine allo scuotimento dal vivo, all’impatto dei decibel, alla forza visiva. Ci sentiamo molto lontani da alcune tendenze “indie” di oggi , ruffiane e “leccate”: puoi apprezzare o disprezzare ciò che Bar Noir propone, ma senza falsa modestia, di sicuro non rimane indifferente.
MB: Prima di salutare i lettori di Terra, fornite gli indirizzi dei vostri siti web. Grazie della partecipazione.
BN: Potete ascoltarci su SoundCloud, ReverbNation, MySpace e vederci su YouTube. Questo è l’indirizzo al quale scriverci barnoir@live.it Se volete comprare i nostri dischi pote farlo scrivendo a: sputnik.prod@gmail.com Grazie a voi per la piacevole occasione. Un saluto dal bancone del Bar…