Ho sentito il Concerto Musicale Speranza dal vivo – Villaricca, 26 dicembre 2009
Il Concerto Musicale Speranza ha suonato, il 26 dicembre presso la chiesa di SS. Maria dell’Arco sita in Villaricca, l’intero progetto musicale concepito e contenuto nel cd “Processione d’ammore“.
Questo è il dato freddo che chiunque avrebbe potuto cogliere, domandandosi – forse – chi fosse quello stralunato signore che, sul manifesto, saltellava arzillo di spalle, con un clarino in mano.
E soprattutto come potesse essere finita una banda sull’altare di una chiesa.
Alla seconda domanda l’autore della recensione in essere risponde riportando le parole dell’amministratore per la cultura e lo spettacolo di Villaricca Enzo Palumbo che, intervenendo al termine dell’esibizione, pochi minuti prima che il pubblico accorresse ad abbracciare il Maestro Pino Ciccarelli e i musici dell’organico, ha ricordato che l’evento appena terminato faceva parte di un programma musicale predisposto dal Comune per l’intero periodo natalizio proprio nelle chiese.
Ma una banda, perché una banda seppur alimentata da un motore ritmico/stumentale ispirato a varie forme musicali e generi quali il tango, la milonga, l’east west coast USA, il jazz rock e addirittura la canzone pop(olare)?
L’insistenza con cui l’autore delle recensione si sente porre questa insidiosa domanda rende la disponibilità a rispondere tardiva.
Chè diamine, Mick Jagger dei Rolling Stones avrebbe risposto “è solo rock’n’roll“.
Io, da par mio, vi dico che trattasi di 15 pezzi cantabili, 15 canzoni moderne, a volte gioiose e a volte più malinconiche (ma che significa poi? dovreste essere tra il pubblico per approfittare del viaggio che Pino e la banda ci hanno fatto fare su questo magico autobus) rielaborate e/o scritte ex novo da Pino sul materiale bandistico di cui l’autore è anfitrione d’e c c e z i o n e !!!
L’organico appariva così agli occhi dello scrivente: nell’area antistante e che precede lo spazio dell’altare, Pino Ciccarelli, al centro, al clarino e sassofono soprano.
Alla destra, il gruppo ritmico con Marco Caligiuri alla batteria,
Roberto Giangrande al basso acustico e Fabrizo Fedele alla chitarra acustica.
A sinistra, Mario Nappi al pianoforte e Massimo Capocotta alla fisarmonica.
Su uno scalino quello d’onore, dietro Pino i fiati del banda. alla tromba Ciccio Iacolare, al trombone Antonio Di Somma e infine al sassofono tenore Davide De Gregorio.
Non manca nessuno, mi pare.
NO !!! Ecco la Vergine Maria dal mio punto di vista ha incorniciato Pino per tutta la durata del concerto durante il quale, complice il calore del pubblico che in più di un’occasione ha cantato e tenuto il ritmo con le mani, ha eseguito l’intero progetto del cd seguendo una scaletta dei pezzi diversa ma altrettanto efficace.
A proposito, tu che mi stai leggendo sul blog o su altri siti, corri – senza farti male – a comprare questo cd. Sostieni la causa del Concerto Musicale Speranza che vorrebbe fare una tourneé come si deve e andare anche il Superbowl in America, giusto prima della Carnegie Hall a NY. La band in fondo nutre ambizioni di medio cabotaggio.
Però, ci serve giusto qualcosa almeno per il viaggio di andata. Grazie
Dunque, dicevo del concerto che ha avuto inizio proprio con il brano che dà il titolo al progetto Processione d’Ammore, seguito da Venerdì Santo.
Ambedue i pezzi sono rielaborazioni di Pino sulle marce che venivano eseguite il venerdì santo appunto, a Chiaiano, un quartiere di Napoli.
Il primo ha inizio con un canto a fronna che ricorda il papà di Pino, Nataluccio Ciccarelli che è stato clarinettista e direttore della banda Concerto Musicale Speranza di Piscinola, Marianella il quartiere dove Pino è cresciuto ed ha fatto i primi passi nelle vesti di clarinettista.
Dopo essere scesa metaforicamente “in piazza”, la banda ha proseguito con Capricciosa un brano a firma di Luigi Ingo, melodicamente molto forte del repertorio bandistico che Pino ha rielaborato e riarrangiato in forma di tango come per Venerdì Santo.
Le esecuzioni, che dal vivo acquistano una spontaneità acustica che solo l’interazione tra pubblico e questo repertorio sa suscitare, hanno conclamato l’attualità delle canzoni, affrancandosi dalle fonti che tornano a giocare oggi con il piacere della loro vitalità.
Il concerto è dunque proseguito con una sequenza di fotografie musicali legate ai luoghi e alle persone raccontate in questo diario: La festa di Santa Cecilia, Via De’ Liguori, 15, Bagni di Lucca, Musicante, Gavuttella appassiunata e Ricciulella.
Molto toccanti sono state le esecuzioni di Via De’ Liguori, Bagni di Lucca e Ricciulella, dedicata alla mamma di Pino e che la banda ha eseguito dal vivo solo nella prima versione contenuta nel cd, che invece la riprende in conclusione con una forma jazz standard.
E’ stata quindi la volta di Verde Luna, una bellissima canzone eseguita senza il canto della bella voce di Pina Cipriani presente nel cd.
L’autore delle recensione è diventato fan di questo pezzo grazie anche al fatto che fosse la preferita anche del papà di Pino (grazie Nataluccio).
Hanno fatto quindi la loro comparsa la misteriosa marcetta ’74, la struggente Arrivederci ragazzi per la quale Pino meriterebbe un incontro con un Grande Regista tipo Tornatore o Pupi Avati o Gianni Amelio (ecco, l’ho detto).
Quindi il concerto si è avviato alla conclusione con la solarità del quasi ballabile Ombra d’ammore, il saltellante intreccio fiatistico della Safari Gialla e un omaggio a Sant’Alfonso de’ Liguori ossia Tu scendi dalle stelle, eseguita con il coro del pubblico.
Il progetto del CD , già pregevole per cura, qualità delle sessioni, ricchezza dei contributi iconografici e di note, si arricchisce, nell’esecuzione dal vivo, del caldo suono degli strumenti acustici non amplificati e acquisisce immediatezza e spontaneità, diventando finalmente Banda !
(Recensione di un live di concerto musicale speranza di Mauro Boccuni).