Bruno Spagna e i tamburi della terra dei fuochi

Ho conosciuto Bruno Spagna oltre un decennio fa. Da sempre si è occupato di ricerche antropologiche etnomusicali.
Ha studiato popoli e tradizioni, danze e suoni. Eccellente percussionista e ballerino, ha realmente diffuso nel mondo, la cultura musicale di tutto il sud Italia. Da un po di anni, la sua ricerca ha messo a fuoco il vero obiettivo, la diffusione della pulsazione basilare, il tamburo. Bruno, ha compreso che il cuore del ritmo, dei balli popolari, delle usanze, dei riti, talvolta stratificati, è il tamburo. E nelle nostre tradizioni il tamburo più famoso è quello a cornice. Diffuso in tutto il mediterraneo, con sonagli (piattini) o senza, il tamburo a cornice vive un’era di grande popolarità ormai da millenni. Troviamo infinite varianti, noi abbiamo le tammorre, per le tammurriate, plurale già, perché ne sono diverse.
Il Salento, la Calabria e la Sicilia hanno tamburelli per le pizziche e le tarantelle. Bruno ha insegnato e si è esibito in diversi festival di di caratura internazionale, brevettando anche un sistema per accordare i tamburi a cornice. Con una laurea internazionale in tasca e dieci anni in giro per il mondo, contribuisce ogni giorno alla ricerca ed allo sviluppo della cultura musicale della nostra terra. Tanti anni fa ascoltai una storia, un pastore guardò una pecora alzare la testa e scoprire il cielo. Da allora quella pecora non seguì più il gregge ed il pastore chiese al figlio di ucciderla. Perché una pecora che non segue il gregge diventa pericolosa per tutte le altre. Il figlio del pastore, piangendo, la uccise, ma la sua pelle divenne un tamburo, il tamburo di un altro grande percussionista: Alfio Antico.
Bruno Spagna dai Camaldoli al mondo intero e dal mondo intero nella nostra terra. Come una spugna ha assorbito e scoperto, costruito ed inventato suoni, ritmi, tamburi. Allora insistiamo e chiediamo di sostenere sempre i nostri talenti.
Perché ciò che mi fa rabbia è che con delle risorse così di alto profilo, che il mondo non solo ci invidia, ma sostiene, con titoli, media e riconoscimenti, non si riesca, per mera ignoranza e superficialità della peggiore classe politica del mondo, quella italiana, a comprendere che l’Italia può rinascere con l’arte e la cultura, perché abbiamo realmente le risorse, le menti ed il talento che possono fare la differenza.

Lello Cardone

Trovate Bruno Spagna su www.brunospagna.it

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