Pino Ciccarelli e Concerto Musicale Speranza

Chi si connette al sito di Pino Ciccarelli, http://www.pinociccarelli.com , ed accende le casse del computer, ascolterà una splendida musica, che immerge anche i più giovani in un etereo amarcord. Troverà una splendida donna (disegnata da Lucia Franciosa, come ogni contenuto grafico dei lavori dell’artista), che stende un manto di stelle ed immerso in esso “Concerto Musicale Speranza”. Il sassofonista e clarinettista, ma anche compositore, arrangiatore e Polistrumentista, è ormai una vera icona nella nostra area.

Didatta, sempre attento ai più giovani, con cui crea un invidiabile ponte di coesione, intriso di valori puri, quali il rispetto per le emozioni, per l’identità, per la storia della nostra terra, ha pubblicato sotto il nome di questa meravigliosa ed inedita formazione dinamica “Concerto Musicale Speranza”, il disco: “la questa dei musici ambulanti”.

Questa pubblicazione segue a breve distanza la precedente, anch’essa pregiata ed apprezzata in Italia ed oltre, dal titolo: “processione d’ammore”.
Ricerca, preziose atmosfere, romanticismo, nobiltà popolare e memoria, il vecchio ed il nuovo che si fondono, infinite collaborazioni, tutte di pregio, rendono ogni traccia del disco unica e ricchissima ora di malinconia, ora di calore, e ancora di tenerezza e di passione. Basti pensare al brano di Sergio Bruni “‘O ritratte ‘e Napule”, intenso e sconosciuto ai più, cantato meravigliosamente da Pietra Montecorvino, o come Piergiorgio /’a ‘nzeriata con gli A67. Ma un disco non va descritto, va semplicemente ascotato! Qualunque cosa si possa dire non riuscirà, per fortuna, a sostituirsi ad un buon ascolto. In questo suo secondo lavoro Pino Ciccarelli recupera parte del repertorio della antica banda Marianella – Piscinola diretta per lungo tempo dal padre, maestro di musica e talentuoso clarinettista, riproponendolo in veste più intima e godibile.

Ripresenta quelle vecchie musiche bellissime e struggenti, in una forma attuale ma rispettosa della tradizione, mettendone in luce la loro essenza dolce e malinconica e usando sapientemente strumenti bandistici per dare forma a canzoni ed arrangiamenti interessanti ed originali. Decine di generi musicali differenti si incontrano nel disco, creando quel meraviglioso Meltinpot che è la nostra millenaria cultura. Insomma, una perla. Come tanti artisti nella terra dei fuochi, assolutamente da scoprire e esserne fieri.

Lello Cardone